Nel caso di Silvia Tassoni, questa affermazione è ancora più vera: la sua ispirazione nasce immortalando in fotografia l’emozione che la natura le regala in uno specifico momento e si sviluppa nel suo amorevole gesto della riproduzione pittorica del naturale.
Uno stratagemma questo, che permette a Silvia di calarsi completamente in quella emozione e di misurarsi con essa nel riprodurla con fedeltà e devozione, rendendola eterna e carica di significato. E poi di lasciarsi andare a produzioni più ardite, dove dall’emozione del reale lo spunto creativo passa a descrivere quella interiore, senza limiti formali.
L’osservatore risulta in entrambi i casi profondamente coinvolto nelle produzioni di Silvia soprattutto attraverso l’uso del colore: quello che riproduce l’energia della creazione naturale e quello più intenso che gli trasmette quella propria dell’artista come persona.
Con questo suo modus operandi, Silvia ha acquisito una forte padronanza della propria creatività dal punto di vista tecnico, che applica nella concezione di temi per la decorazione in tutte le sue forme: dalla ceramica per rivestimenti e pavimentazioni ai tessuti, dalle illustrazioni per l’editoria alle carte da parati e infine ai dipinti, tramite i quali ha anche reso omaggio alla sua terra emiliana, al suo paesaggio e alle sue eccellenze.
L’armonia dell’insieme che è al centro dell’opera di Silvia Tassoni porta beneficio a chi ne usufruisce in forme ed oggetti quotidiani e questa è in fondo la sua missione creativa: farsi interprete del bello e condividerlo con tutti.